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Una val di Fassa family-friendly

Una Val di Fassa family-friendly

di Cristina Pozzi

Vacanza in montagna con una neonata

Mentre aspettavamo l’arrivo della piccola Maddie, in molti ci dicevano che dovevamo dimenticarci la montagna per un po’… ma noi non li abbiamo ascoltati, e così siamo partiti con una neonata di 2 mesi alla volta della Val di Fassa.

Perchè proprio la Val di Fassa? In primo luogo perchè si tratta di una destinazione super family friendly; in secondo luogo perchè è attraversata da una bellissima ciclabile che abbiamo sfruttato nelle giornate di brutto tempo, e infine perché è una valle che già conoscevo, e quindi avevo già un’idea delle passeggiate che avremmo potuto affrontare.

Vista l’età della nostra piccola compagna di avventure, abbiamo evitato le escursioni troppo lunghe (massimo 2h di sola andata) e ovviamente quelle che richiedevano l’uso di impianti di risalita e navette.

Di seguito vi lascio una lista delle passeggiate adatte a un/una neonato/a under 6 mesi:
Da Alba di Canazei al Rifugio Contrin (circa 11km a/r e 530m di dislivello).

Sicuramente la mia passeggiata preferita per la varietà di panorami: dalla Val Contrin con il suo torrente alla parete sud della Marmolada, dal Passo San Nicolò al gruppo del SassoLungo.

Si parte dal parcheggio della funivia che porta a Ciampac, e si segue inizialmente una strada carrozzabile (con pendenze abbastanza sostenute) fino alla Baita Locia de Contrin. Superato questo piccolo ristoro, si entra nella Val Contrin e si prosegue in piano fino alla Baita Cianci (attualmente chiusa). Da lì, dopo circa 30 minuti su sentiero in salita (ma privo di difficoltà tecniche) si raggiunge prima il rifugio Contrin e (5 minuti dopo) la Malga Contrin. Il percorso è fattibile anche in MTB (elettrica se non siete super allenati).

Il rifugio Contrin non è solo una meta, ma è anche il punto di partenza per un sacco di escursioni: direzione rifugio Falier e Malga Ciapela; direzione Valle San Nicolò passando dall’omonimo passo; direzione rifugio Fuciade attraverso il passo delle Cirelle; persino direzione Punta Penia passando dalla forcella della Marmolada. Inoltre il rifugio è super capiente ed è bellissimo: passare qualche notte qui rientra sicuramente nella mia Bucket List.

Da Muncion (Pozza di Fassa) al Rifugio Gardeccia (circa 8km a/r e 500m di dislivello).

Il Gruppo del Catinaccio è, secondo me, uno dei più belli delle Dolomiti, e merita sicuramente una visita. Se avete bambini un pochino più grandi, il mio consiglio è di non fermarsi al rifugio Gardeccia, ma di proseguire almeno fino al rifugio Vajolet o, meglio ancora, fino al rifugio Re Alberto oppure fino al rifugio Passo Principe.

La passeggiata per raggiungere il rifugio Gardeccia è piuttosto noiosa in quanto si tratta di un percorso asfaltato (un tempo qui ci passavano le navette) senza scorci panoramici, se non una volta arrivati all’altezza di Malga Couler. Il percorso è quindi fattibile anche in MTB o con la bici da strada.

E’ possibile raggiungere il rifugio Gardeccia anche prendendo gli impianti di risalita da Pera di Fassa a Ciampedie (dove c’è un meraviglioso parco giochi e vengono organizzate un sacco di attività per bambini) e percorrendo poi per circa 40min un sentiero pianeggiante nel bosco.

Dal Passo di Costalunga al rifugio Roda di Vael (circa 7km a/r e 530m di dislivello).

Anche questa escursione porta al cospetto dello splendido Gruppo del Catinaccio, ed è quindi un must se siete in zona.

Si percorre inizialmente una strada forestale abbastanza pianeggiante, che si trasforma poi in un sentiero che sale nel bosco. Una volta arrivati al rifugio, la vista è veramente pazzesca!

Dall’Hotel Lupo Bianco di Canazei al Passo Sella e al Rifugio Salei (circa 8km a/r e 470m di dislivello).

Scommetto che, come me, la maggior parte di voi si è sempre recata al Passo Sella utilizzando l’auto. Considerata l’altitudine (il Passo Sella è a 2.218 m.s.l.m.), con Maddie abbiamo deciso di arrivarci a piedi partendo dall’hotel Lupo Bianco, che si trova 4km sopra Canazei a circa 1.750 m.s.l.m. (si può partire anche da Canazei, ma il nostro timore era di non avere abbastanza autonomia con la piccola).

In realtà arrivarci a piedi è molto più bello in quanto si possono ammirare in tranquillità (senza la carovana di persone che contraddistingue invece i sentieri che partono dal Passo Sella) il gruppo del SassoLungo, il Piz Boè e il gruppo della Marmolada, e quindi è una scelta che rifarei anche con bambini più grandi.

Il sentiero parte proprio dal parcheggio della cabinovia Pradel-Rodella (proprio sotto all’hotel) e inizialmente sale attraverso un bellissimo bosco, oltre il quale si può godere di un panorama a 360° sulle Dolomiti. Arrivati al rifugio Valentini si segue la strada sterrata e pianeggiante che in circa 10min porta al rifugio Salei. Se avete più tempo a disposizione, vi consiglierei di proseguire fino al rifugio Friedrich August, famoso sia per il suo yak gigante sia per la tavolata di krapfen.

Dal Passo San Pellegrino al Rifugio Fuciade (circa 7.5km a/r e 100m di dislivello).

La conca di Fuciade, la catena del Costabella e la cucina del rifugio Fuciade meritano sicuramente una visita se siete in vacanza in Val di Fassa o in Val di Fiemme. Per quanto però i luoghi siano spettacolari, purtroppo, vista la facile accessibilità, questa passeggiata è super gettonata…quindi dimenticatevi la pace e la tranquillità che solitamente si cercano in montagna.

Lasciata l’auto presso uno dei diversi parcheggi dislocati al Passo San Pellegrino e superato il ponte di legno delle piste da sci, si imbocca sulla sinistra una strada asfaltata che porta inizialmente all’hotel Miralago. La strada forestale (che poco dopo diventa sterrata) è pianeggiante, non presenta nessuna difficoltà ed è percorribile anche con un normale passeggino.

Da Campitello di Fassa al rifugio Micheluzzi e alla Baita Lino Brach lungo la Val Duron (circa 9km a/r e 550m di dislivello).

La Val Duron è una valle laterale alla Val di Fassa: essa si estende lungo il corso del torrente Duron, è caratterizzata da verdi prati e pascoli, è la casa di un sacco di marmotte, e vi permetterà di ammirare in lontananza i Denti di Terrarossa.

La partenza è situata al centro di Campitello: noi abbiamo deciso, per la parte iniziale, di seguire il sentiero che rimane in costa sulla destra, invece della strada asfaltata (via Strèda de Salin, percorsa dalle navette). Il percorso per arrivare in Val Duron non è particolarmente entusiasmante (non ci sono scorci o panorami particolarmente significativi) ma non è troppo faticoso ed è privo di difficoltà tecniche (è fattibile anche in MTB).

Da Pozza di Fassa alla Baita alle Cascate in Val San Nicolò (circa 15km a/r e 620m di dislivello).

Questa bellissima valle dolomitica è caratterizzata dalla presenza di tantissimi baitelli / fienili in legno, e da una vista spettacolare sulle vette maestose del Col Ombert, di Cima Undici, di Cima Dodici e della Catena dei Monzoni.

Fino a Malga Crocifisso si può evitare la strada asfaltata seguendo il sentiero che si stacca sulla destra prima del ponte sul torrente San Nicolò. Da Malga Crocifisso si prosegue poi in lieve salita sempre su strada asfaltata fino a Baita Ciampiè, e successivamente su sterrato fino alle cascate. Devo ammettere che questa gita l’ho preferita in versione autunnale, sia per i suoi colori pazzeschi, sia perchè c’erano pochissime persone (in autunno le navette non sono attive).

In alternativa alla Val San Nicolò, arrivati a Malga Crocifisso si può girare verso destra nella stupenda Val Monzoni, fino a raggiungere l’omonima malga.

Se viaggiate con bambini un pochino più grandi, oltre a Ciampedie e al rifugio Friedrich August, sono sicuramente imperdibili i parchi giochi di Ciampac e di Buffaure.

Concludo poi con l’elenco dei must-have per una vacanza in montagna con un/una neonata:
 
Bastone new Maloja

Bastoncini Maloja
Fondamentali per scaricare il peso e avere maggiore stabilità (specialmente se trasportare un/una neonato/a).  

Fasana lady jkt

Fasana Lady Jkt
Quando siete in montagna con dei bambini, non dimenticate mai una giacca antipioggia….e ovviamente controllate sempre attentamente le previsioni meteo. 

Adamello 50lt Shield

Zaino Adamello Shield da 40Lt
Perchè un neonato (nonostante le sue misure ridotte) vi richiederà sempre uno zaino carico come se doveste affrontare una via alpinistica in Patagonia.

Per finire, raccomando di portare con voi anche un marsupio ergonomico per neonato (vi consiglio una consulenza di baby-wearing per scegliere quello più adatto a voi).

Godersi la montagna con i più piccoli non solo è possibile, ma addirittura consigliato!

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Alla prossima #AndeExplorers!

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