Agosto
1935
prima ascensione
Vittorio Panzeri,
Mario Galbusera, Andrea Invernizzi
primi salitori
S/O
versante
150
m di lunghezza
VI°
livello difficoltà
Sul versante Est della Grignetta, si alza un imponente bastione di strutture allineate da Sud a Nord, separate da strette forcelle. La sequenza di queste torri inizia con il Sigaro Dones, attaccato alla sua base al Primo Magnaghi o Meridionale. Segue il secondo Magnaghi, o Centrale, caratterizzato da una bella parete panciuta verso E, infine il terzo, o Settentrionale meno imponete ma sempre interessante. Una delle più belle vie del Torrione Magnaghi, scalata bellissima, molto sostenuta, su ottima roccia.
Attacca a sinistra del Sigaro. Salire a destra per una cengia, poi prendere la fessura evidente e seguirla fino in sosta. Percorre una fessura strapiombante fino sotto a un tetto. Superare il tetto a destra per una fessura e proseguire fino alla cengia risalendo varie fessure superficiali. Salire su un masso e continuare per una fessura e per parete fino a un terrazzino fare sosta. Continuare per parete articolata ed appigliata fino ad uscire in cresta, quindi per facili rocce fino alla cima.
Opzione A) Dalla vetta scendere in corda doppia per la via normale.
Opzione B) Proseguire attraversando sul Torrione Magnaghi Centrale e risalire lungo la via normale.
– Scalate nelle Grigne, Claudio Cima – Ed. Tamari, 1975.
– Le Grigne, Eugenio Pesci – Ed. Guida dei Monti D’Italia, CAI, 1998
– Grignetta, un secolo di arrampicate, Pietro Corti e Marco Anghileri. Ed. Novantiqua Multimedia per la Comunità Montana Lario Orientale, 2003.
– Grignetta e Medale, arrampicare nel giardino di Pietra, Pietro Corti. Ed. Novantiqua Multimedia per la Comunità Montana Lario Orientale, 2005.
– Lario Rock Pareti, Pietro Buzzoni – Eugenio Pesci – Ed. Versante Sud, 2011.
Il versante occidentale del Torrione Magnaghi Meridionale e del Sigaro Dones, ritratti nella guida di Silvio Saglio del 1937.
Credit: Archivio MOdiSCA – Fondo Silvio Saglio
-21 maggio: Torrione Magnaghi Meridionale (2040 m, Grignetta), parete nord-ovest, via Marinella (140 m, VI+), prima ascensione, con Ugo Tizzoni e Pierino Cattaneo.
-Corno del Nibbio Settentrionale (1368 m, Grignetta), spigolo nord e parete nord-ovest (50m, IV), prima ascensione, con Ugo Tizzoni.
-Maggio: Sasso dei Carbonari (2160 m, Grignetta), parete sud, via Panzeri ’34 (580 m, V+ e A0), prima ascensione, con Germano (Gigi) Vitali e Bruno Citterio.
-13 maggio: Torre Cecilia (1800 m, Grignetta), spigolo ovest (V, in 3 ore e mezza), prima ascensione, con Francesco Polvara e Bruno Citterio.
-27 maggio: Corno del Nibbio Settentrionale (1368 m, Grignetta), parete est-nord-est, via Campione d’Italia, prima ascensione (80 m, in 8 ore e mezza), con Mario Dell’Oro (Boga) e Riccardo Cassin.
-Luglio (?): Torrione Magnaghi Settentrionale (2078 m, Grignetta), parete sud, via Lecco (160 m, IV+), prima ascensione, con Andrea Cattaneo e Mario Galbusera.
-13 agosto: Guglia Edmondo De Amicis (gruppo del Cristallo, Dolomiti), parete ovest, prima ascensione (V+, in 5 ore), con Mario Dell’Oro (Boga), Giovanni Giudici e Vittorio Pifferetti (NON RIPORTATA NELLA GUIDA DEL BERTI).
-14 agosto: Monte Popena (2225 m, gruppo del Cristallo, Dolomiti), versante di Misurina, via nuova (200 m, IV con un passaggio di V) probabilmente in piena parete tra il Camino Casara e la Mazzorana, con Mario Dell’Oro (Boga) e Giovanni Giudici (LA GUIDA DEL BERTI PARLA SEMPLICEMENTE DI VIA DEI LECCHESI, SENZA NOMI E DATA).
-16 agosto: Cima Piccola di Lavaredo (2857 m), spigolo sud (Spigolo giallo), seconda ripetizione, con Mario Dell’Oro (Boga).
-21 (e non 28) ottobre: Monte San Martino (costiera omonima, Grigne), Parete rossa, via Giovanni Randaccio (300 m, VI secondo i primi salitori, con 40 o 50 chiodi, in 12 ore), prima ascensione, con Augusto Corti.
-Resegone (1875 m), bastionata, Via per la spaccatura (IV, secondo i primi salitori), prima ascensione, con Ugo Tizzoni.
-11 agosto: Campanile di Brabante (2252 m, Civetta, Dolomiti), via Tissi (100 m, VI), nona ripetizione, con Vittorio Ratti.
-13 agosto: Torre Venezia (2337 m, Civetta, Dolomiti), parete sud-sud-ovest (400 m, VI, con 20 chiodi, in 15 ore), prima ascensione, con Vittorio Ratti.
-Bastionata della Cresta Segantini (Grignetta), parete sud del pilastro a destra del Pilone centrale o Quota 2130 m dello Spallone di destra (180 m, V+), prima ascensione, con Augusto Corti.
-16 agosto: Guglia Angelina (1853 m, Grignetta), parete est (120 m, V+ e A2), prima ascensione, con Gentile Butta.
-27-28 luglio: Sasso dei Carbonari (2160 m, Grignone), parete sud-sud-ovest, via Panzeri ’37 (670 m, VI e A1 o 6b), prima ascensione, con Augusto Corti e Felice Galbiati.
-Corna di Medale (1029 m, costiera del San Martino, Grigne), parete sud-est, prima ascensione, con Augusto Corti.
-26 giugno: Pizzo Campanile (2459 m, Mesolcina-Spluga), parete est (220 m, VI-, TD+, i primi salitori usarono 5 chiodi), prima ascensione, con Felice Galbiati.
-27 giugno: Cima dell’Orso (2180 m, è una delle sette punte della Cresta della Gratella, Mesolcina-Spluga), parete est (90 m, VI+, con 21 chiodi), prima ascensione, con Felice Galbiati.
-15 maggio: Bastionata del Resegone, via Costantino Galbiati (60 m, VI- e un passaggio in artificiale, con largo uso di chiodi), prima ascensione, con Felice Galbiati e Giampaolo Rossi.
-25 maggio: Castello d’Erna (Resegone), via nuova sulla parete sud-ovest, con N. Galbiati e Giampaolo Rossi.
L’arrampicata è un’attività potenzialmente pericolosa; chi la pratica lo fa a suo rischio e pericolo!
Tutte le informazioni fornite relative degli itinerari di arrampicata vanno verificate di volta in volta sul posto, come in primis le condizioni della chiodatura e della roccia vanno verificate per ogni salita”. Come anche i tracciati sulle foto e sulle specifiche relazioni dettagliate vanno verificati e/o integrati con le letture delle guide più recenti perché quelli presenti nelle foto del calendario e delle relazioni da noi riproposte si riferiscono ai percorsi originali dei primi salitori.
Il calendario ANDE 2020 “GRIGNA VI° – Storie di uomini e pareti”, è concentrato sul tema di tutti quei valori etici e sociali che nella montagna lombarda, simbolo dell’alpinismo, sono la rappresentazione visiva dell’essenza storica.